Patate

La patata è una pianta originaria delle regioni andine ed è giunta in Europa a partire dal XVI secolo e patatetuttavia per oltre un secolo non ne è stato fatto uso alimentare.

Delle sette specie diverse di patata coltivate o spontanee delle Ande solo una si è diffusa in tutto il mondo, Europa e nord America in particolare, Solanum Tuberosum,  perché è quella che meglio si adatta a essere coltivata nei climi freddi di questi continenti avendo un ciclo lungidiurno, vale a dire che lo sviluppo e la maturazione della pianta avvengono quando le giornate si allungano (primavera-estate), a differenza delle altre specie che hanno invece un ciclo brevidiurno.

La patata arrivò in Spagna e in Inghilterra, dalla Spagna a Genova e da qui nel sud e centro Europa;
la sua coltivazione è documentata in Liguria a partire dal 1781 negli scritti di Michele Dondero parroco di Roccatagliata e promotore della coltivazione e dell’uso alimentare del tubero.
Per tutto il 1800 si coltivarono le varietà di patata che si adattavano ai vari ambienti europei ma dalla fine del secolo cominciò una forte attività selettiva per la produzione di nuove varietà attraverso incrocio di quelle esistenti finchè nel corso del 1900 le varietà “selezionate” soppiantarono quasi ovunque quelle tradizionali.

Le patate tradizionali della montagna genovese delle quali la più nota è la Quarantina bianca genovese, coltivate praticamente ovunque in Liguria, durante gli anni ’90 arrivarono al limite della scomparsa ma un gruppo di coltivatori di cui facciamo parte hanno costituito nel 2000 una associazione attraverso la quale ridiffondere la conoscenza e l’uso di  queste patate e poterle riportare nei negozi e ristoranti  liguri dove hanno ripreso il posto che spetta loro tra i prodotti di alta qualità.

Oltre alla coltivazione delle patate tradizionali della montagna genovese in azienda teniamo anche un piccolo campo catalogo  con un centinaio di varietà storiche e tradizionali provenienti da diversi paesi del mondo: patate nere, viola, blu, insieme a quelle rosse o bianche, perché la biodiversità inizia in cucina!